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Economia

Uzbekistan è all’undicesimo posto mondiale per l’estrazione del gas naturale, al terzo posto per l’esportazione ed il sesto per la produzione del cotone, il settimo posto mondiale per le riserve di uranio (4% delle riserve mondiali dell’uranio), per le riserve di oro l’Uzbekistan occupa il quarto posto nel mondo, e per il livello di estrazione di oro – occupa il settimo posto. Nel periodo fra il 1991 – 2017 la struttura di economia cambiò cardinalmente: la quota dell’agricoltura nel PIL si è abbassata da 37% a 19,2%.
Il volume del PIL al valore nominale del potere d’acquisto nel 2015 – 185,8 miliardi di dollari.

I lati deboli: dipendenza dall’importazione di grano, la produzione domestica copre solo il 25% di fabbisogni.
La struttura del PIL nei settori di economia (anno 2017): la quota dell’agricoltura nel PIL del paese – 19,2%, la quota dei servizi nel PIL – 47,3%, dell’industria nel PIL – 33,5%.
Occupazione della popolazione: 44% in agricoltura, 20% in industria, 36% nel campo di servizi.

Per una giusta e obbiettiva valutazione dell’Uzbekistan secondo le classifiche internazionali il Comitato Statale della Statistica aggiorna quotidiatamente 17 vari questionari delle organizzazioni internazionali. In particolare, è stata stabilita la cooperazione nell’area di statistica con la Commissione Economica Europea dell’ONU, Fondo Monetario Internazionale, Banca Mondiale, Banca Europea per la Ricostruzione e lo Sviluppo, Banca Asiatica per lo Sviluppo e le altre strutture internazionali.

Quantità di investimenti stranieri erogati nell’economia dell’Uzbekistan nel 2017 è stata approssimativamente di 2,4 miliardi di dollari.
Secondo gli esperti, la quota di economia nera nel PIL di Uzbekistan è più di 50%.

 

Sistema finanziario.
Valuta nazionale.
Il taglio più grande delle banconote – 50 000sum, equivalente ai 6,13 dollari (per il gennaio 2018).
Sistema bancario.

La banca principale della repubblica è la Banca Centrale dell’Uzbekistan, dipendente dal Senato di Oliy Majlis.

Per il 2015 il sistema bancario dell’Uzbekistan è rappresentata da 28 banche commerciali, incluso tre banche statali, cinque – con la partecipazione di capitale straniero, dodici di capitale azionario e otto private. Secondo la CSI (Comunità degli Stati Indipendenti) nella repubblica ci sono molte banche – in un tale ente (banca o la sua filiale) valutando per il 1 gennaio di 2011 lavorano 33,8 milla persone, che è più alto che, per esempio in Russia, Kazakistan o in Bielorussia (ma molto basso, che nei paesi sviluppati dell’UE come Germania o Italia).
Capitale totale di cinque grandi banche dell’Uzbekistan (Banca Nazionale dell’attività economica esterna, Asakabank, Uzpromstroybank, Agrobank ed Ipotekabank) è di 62,7% di costo totale dei beni del sistema bancario della repubblica.

Capitale totale di tutte le banche commerciali dell’Uzbekistan per il 2013 era di 6,3 bilioni di sum (oltre 3,1 miliardi di dollari alcambio ufficiale della Banca Centrale dell’Uzbekistan), i beni totale delle banche d’affari – 37 bilioni di sum. Portafoglio prestiti delle banche nel 2013 era di 21,3 bilioni di sum, e nel 2014 già 29,4 bilioni di sum. Quantita di depositi nelle banche era di 23,1 bilioni di sum.

Borse.
S.p.A. Borsa di valore della Repubblica “Tashkent” è stata creata nel 1994. I suoi fondatori sono le società d’investimento, di brokeraggio e di assicurazione, così come il Comitato delle proprietà statali d’Uzbekistan.
La Borsa organiza il collocamento primario e le vendite secondarie dalle azioni ed obbligazioni delle società privatizzate (più o meno 400 emettitori sono approvati per le vendite). I membri della Borsa sono più di 100 istituti di investimento.
La quantità delle vendite della Borsa di valore della Repubblica “Tashkent” nel totale di 2016 è stato di 299,8 miliardi di sum.
La Borsa merci della Repubblica Uzbeca è stata fondata come società per azioni pubbliche, registrata nel Ministero della Giustizia della Repubblica ad aprile del 1994 e per oggi è la più grande piattaforma commerciale dell’Asia Centrale e dinamicamente sviluppatasi Borsa merci nei paesi CSI.

Sono le quattro piattaforme commerciali funzionanti nella borsa:

il sistema commerciale elettronico della borsa (sistema automatizzato elettronico della raccolta e  soddisfacimento delle richieste per le conclusioni degli affari con strumenti commerciali);

il sistema commerciale elettronico dell’esposizione e fiere;

commercio elettronico su acquisti statali (vendita all’asta sull’abbassamento del primo prezzo);

commercio elettronico su acquisti corporativi (vendita all’asta sull’abbassamento del primo prezzo).

Nel 2016 l’interscambio totale della Borsa merci della Repubblica Uzbeca è stato di 12066,4 miliardi di sum. Di cui le vendite di borsa erano di 9460,6 miliardi di sum, le vendite dell’esposizione e fiere – 1493,3 miliardi di sum, vendite all’asta su acquisti statali – 596,1 miliardi di sum.

Elettroenergetica.

Energetica dell’Uzbekistan.

Per l’inizio del 2013 nel sistema energetico dell’Uzbekistan funzionavano 45 centrali elettriche con la potenzialità totale di più di 12,4 mila MW, ad anche la potenzialità totale delle 16 centrali elettriche della S.p.A. Statale «Uzbekenergo» — più di 12 mila MW. La potenzialità della produzione di energia elettrica — 56-57 miliardi di kWh.

La potenzialità stabilita delle centrali elettriche d’Uzbekistan è di quasi 50% di tutte le potenzialità generate dal sistema energetica dell’Asia Centrale.

Produzione dell’energia elettrica in Uzbekistan nel 2016 è stata di 59 miliardi di kWh.

La quantità dell’energia termica rilasciata al consumatore nel 2012 è stata di 18,876 milioni di gigacalorie.

La produzione di energia elettrica viene realizzata principalmente sulle centrali termoelettriche così come quelle di AngrenNuova-AngrenNavoiyTalimardjan ed altre. La più grande centrale elettrica in Uzbekistan e in tutta l’Asia Centrale è considerata  La Centrale termo elettrica di Sirdarya — con la potenzialità stabilita di 3000 MW (messa in azione nel 1966).

Centrali idroelettriche dell’Uzbekistan: Centrale Idroelettrica di Ghissar (potenza — 45 MW), Centrale Idroelettrica di Farkhad (potenza  — 126 MW), Centrale Idroelettrica di Andijan (potenza  — 190 MW), Centrale Idroelettrica di Charvak (potenza  — 600 MW), Centrale Idroelettrica della Cascata Chirchik-Bozsuy (potenza  — 1200 MW).

Risorse di combustibili ed energie.

Per il giorno d’oggi nella struttura delle risorse di combustibili ed energie del paese il 97% occupano il petrolio e gas; 2,3 % — carbone; 0,7 % — energia idrica. Una delle società statali più grandi è la «UzTransGaz».

 

Risorese di petrolio e gas.

Riserve geologiche di petrolio — 5 miliardi di tonnellate. Riserve stabilite di petrolio  — 100 milioni di tonnellate. Riserve geologiche del gas naturale — più di 5 trilioni di metri cubici. Riserve stabilite del gas naturale — 1,1 trilioni di metri cubici.

Secondo il Centro delle Ricerche economiche dell’Uzbekistan, conservando le tendenze e quantità del consumo delle risorse attuali, le riserve del gas naturale e carbone in Uzbekistan basteranno per i successivi 20-30 anni, ma le riserve del petrolio sono praticamente esaurite.

 

Estrazione del petrolio e gas.

Nel 2017 la quantità del petrolio estratto in Uzbekistan è stata di 806 mila di tonnellate, la quantità del gas naturale estratto – 56,4 miliardi di metri cubici.

La potenzà della Società Nazionale «Uzbekneftegas» permette di  provvedere per l’estrazione del gas naturale nelle quantità di quasi 60-70 miliardi di metri cubici ed idrocarburi liquidi nelle quantità di 8 milioni di tonnellate all’anno. S.p.A. «Uzbekneftegas» occupa l’11 posto mondiale per l’estrazione del gas naturale.

Le più grandi corporazioni nell’energetica Uzbeca sono — CNPC (China National Petroleum Corporation), KNOC (Korea), GaspromLukoilUzbekneftegaz.

Uzbekistan occupa il 10 posto mondiale per il consumo del gas naturale.

 

Raffinazione del petrolio e lavorazione del gas.

In Uzbekistan ci sono due grosse raffinerie – La raffineria di Bukhara e di Fergana. Secondo alcuni dati, a causa della bassa quantità del petrolio, la loro carica non supera il 50%. Nella regione di Surkhandarya c’è anche una piccola società mista uzbeca-russa «DjarkurghanNeftepererabotka» della raffinazione del petrolio pesante.

La raffineria di Fergana (messa in azione nel 1959) attualmente produce più di 60 tipi di prodotti di petrolio. Potenza progettata della raffineria è di 5,5 milioni di tonnellate all’anno.

La lavorazione del gas viene effettuata sulla Raffineria di Mubarek (messo in azione nel 1971). Attualmente la potenza della raffineria è di 30 miliardi di metri cubici del gas naturale e la produzione è più di 570 mila di tonnellate del condensato del gas all’anno.

La quantità del petrolio russo importato in Uzbekistan nel 2017 è stata di 68, mila di tonnellate.

 

Trasportazione del petrolio e gas.

Il gasdotto China-Asia Centrale inizia sul confine fra il Turkmenistan e Uzbekistan, attraversa Uzbekistan e Kazakistan e termina nel punto di confine Horgos in China. La lunghezza del gasdotto è di 1833 km. La costruzione è stata iniziata a fine giugno del 2008, in ottobre del 2010 è stato messo in azione il secondo condotto del gasdotto. La costruzione del terzo condotto finale del gasdotto è stato terminato nel 2014.

 

Industria dellestrazione del carbone.

Uzbekistan possiede delle risorse stabilite del carbone in quantità di 1832,8 milioni di tonnellate, includendo: la lignite— 1786,5 milioni di tonnellate, carbone bituminoso— 46,3 milioni di tonnellate. Risorse pronosticate sono di 323,4 milioni di tonnellate di carbone.

Estrazione del carbone nella repubblica viene effettuata nei tre giacimenti: Angren (la lignite), Sharghun e Boysum (carbone bituminoso).

S.p.A. “Uzbekugol’” è l’unica impresa nel paese che effettua l’estrazione del carbone.

Le attività principali sono  lavori di prospezione geologica, estrazione, consegna, custodia, lavorazione e realizzazione dei prodotti di carbone ed una serie di minerali correlati.

Secondo la statistica ufficiale Uzbeca nel 2017 estrazione del petrolio è stata aumentate del 4,4 % rispetto all’anno 2016 fino a 4,038 milioni di tonnellate.

Il consumatore principale del combustibile carbonico è il settore elettroenergetico, che usa più del 85% del consumo di carbone totale.

 

Uranio.

Secondo l’AIEA (Agenzia internazionale per l’energia atomica) Uzbekistan occupa il 7 posto mondiale per le riserve dell’uranio (4% delle riserve mondiale d’uranio) e il quinto posto per la sua estrazione. Quasi 40 di giacimenti sono stati esplorati per oggi, di cui i 27 sono basici.

Secondo il Comitato geologico statalele risorse esplorate e stabilite dell’uranio sono di 185,8 mila tonnellate, di cui 138,8 mila tonnellate — è uranio di tipo arenario, 47 mila tonnellate — schisto nero.

Il produttore esclusivo d’uranionella repubblica è Lo Stabilimento minero-metallurgico di Navoi. Nel 2010 lo stabilimento pianificava di aumentare l’estrazione di uranio fino a 3 mila tonnellate. Prima degli anni ’90 del secolo scorso questo stabilimento ogni anno produceva fino a 3,5 mila tonnellate di uranio poco arricchito.

La Repubblica non possiede della propria industria atomica e tutto l’uranio poco arricchito viene esportato.

In agosto del 2009 la compania cinese CGNPC Uranium Resources Co insieme al Comitato geologico statale dell’Uzbekistan hanno creato la società mista Uz-China Uran con lo scopo di costruire il complesso per l’estrazione e metterlo in azione nella seconda meta del 2014.

Metallurgia.

Metallurgia ferrosa.

Il 90% della produzione di metallurgia ferrosa è dovuto alla S.p.A. «Stabilimento metallurgico Uzbeco» (S.p.A. «Uzmetkombinat», Bekabad, regione di Tashkent, messo in azione nel 1956).

Secondo i risultati del 2012 S.p.A. «Uzmetkombinat» ha aumentato la produzione d’aciaio di 0,4% rispetto all’anno 2011— fino a 736,3 mila tonnellate. Precedentemente aveva solo lavorato il rottame metallico arrivato da tutte le repubbliche dell’Asia Centrale. Attualmente a causa della mancanza del rottame metallico la potenza dello stabilimento non viene usata interamente.

 

Metalli non ferrosi.

Rame ed argento.

Lo stabilimento minero-metallurgico di Almalik — è l’unico produttore di rame in Uzbekistan, ed uno dei più grandi produttori dei metalli non ferrosi nella regione Centroasiatica.

Lo stabilimento produce quasi il 90% d’argento e il 20% di oro nella repubblica.

Lo stabilimento include due aziende minerarie, due impianti per arricchimento e due impianti metallurgici con le loro infrastrutture. Il valore di tutta la produzione è più di 300 milioni di dollari all’anno.

Lo stabilimento ha il diritto di coltivazione dei giacimenti minerali di rame-molibdenici e di piombo-zinco  nella regione della città di Almalik (provincia di Tashkent). Come materie prime lo stabilimento usa i giacimenti di minerali rame-porfirici di «Kal’makir» e «Sari-Cheku» (provincia di Tashkent) ed i giacimenti dei minerali di piombo-zinco-baritico di «Uch-Kulach» (provincia di Jizzakh).

 

Estrazione di oro.

Per le riserve generali dell’oro Uzbekistan sta al quarto posto mondiale, per il livello d’estrazione – al nono. Nel 2012 è stato estratto 90 tonnellate di oro nella repubblica.

Secondo il Comitato geologico statale dell’Uzbekistan, attualmente nella repubblica sono stati scoperti 41 giacimento di oro, di cui solo nove sono messi in funzione. Oro viene estratto nel bacino del fiume Zerafshan e nel deserto di Kizilkum.

La quantità delle riserve di oro esplorate e stabilite in Uzbekistan è di 2,1 mila di tonnellate. Le riserve totali sono più o meno di 3,35 mila di tonnellate.

Estrazione di oro nel paese è concentrata su due grossi stabilimenti  — gli stabilimenti minero-metallurgici di Navoi e di Almalik.

Industria.

Industria automobile.

S.p.A. MAN Auto-Uzbekistan — è un insieme di S.p.A. «Uzavtosanoat» e compania MAN Truck & Bus AG (Germania).

S.r.l. «SamAuto» (fondata nel 2006) produce i camion con la capacità di carico fino a 18 tonnellate, ed anche i bus passeggeri con la capienza di 37 persone sulla base della compania japponese Isuzu.

Società mista GM Uzbekistan (preced. UzDaewooAuto) — produzione degli automobili nel 2017 è stata di 135,5 mila di pezzi.

Industria elettrotecnica.

Il maggiore produttore degli elettrodomestici è il gruppo di compania “Artel” che fa parte dello  holding “AKFA GROUP”.

Industria alimentare.

Nel 2011 è stato prodotto – 226,6 mila. Tonnellate dell’olio vegetale, 1470,8 tonnellate di farina, 322,7 mila di tonnellate di zucchero.

Industria farmaceutica.

L’Industria farmaceutica è unita nel gruppo Statale azionario «Uzfarmsanoat», consistente di  84 aziende e organizzazioni, di cui 3 sono stranieri, 15 società miste, 4 istituti di ricerca ed uno scientifico. La quantità di produzione nel 2011 è stata di 265,7 miliardi di sum.

Agricoltura.

Oltre al cotone, i prodotti principali agricoli in Uzbekistan sono la frutta, verdura e grano (frumento, riso e mais). La quantita maggiore viene prodotta dai dekhkani (agricoltori) locali, della quale nel 2008 il 94,3 % delle patate coltivate nella repubblica, il 73,6 % delle verdure, il 58,7 % dei cocomeri e meloni, il 67,7 % della frutta, ed il 95,9 % della carne e il 57,2 % delle uova.

Trasporto.

Il ponte ‘Amicizia’ automobile – ferroviario (Afganistan — Uzbekistan)

 

Trasporto ferroviario.

L’estensione totale delle ferrovie in Uzbekistan sono di 6500 km, di cui 1100 km sono elettrificati. È stata messa in azione la ferrovia ad alta velocità, col treno giornaliero «Afrosiyob».

Nel 2016 la compania ferroviaria statale «Ferrovie dell’Uzbekistan» ha trasportato 68 milioni di tonnellate di carico e 21,1 milioni di paseggeri.

 

Trasporto aereo.

È rappresentato dalla compania aerea nazionale «Uzbekistan airways» che include 11 aeroporti. Sei degli quali hanno lo statuto internazionale.

Il parco aereo è rappresentato dai 31 aeri.

Secondo i dati del 2016 la compania ha trasportato 2,471 milioni di paseggeri.

Rete cellulare.

Il servizio della communicazione cellulare sul territio dell’Uzbekistan viene effettuata dai seguenti operatori telefonici:

– S.r.l. «Unitel» — società affiliata di S.p.A. «VimpelCom», sotto la denominazione commerciale «Beeline» (gli standart GSM, UMTS, LTE);

– S.r.l. “COSCOM” – fa parte del gruppo “TeliaSonera“, sotto la denominazione commerciale UCell (gli standart GSM, UMTS, LTE);

– S.r.l. “Universal Mobile Systems” – sicietà mista con la partecipazione della S.p.A. «MobileTeleSystems » (МТS) e la Repubblica d’Uzbekistan, sotto la denominazione commerciale di “UMS” (gli standart GSM, UMTS, LTE).

– S.r.l. «Rubicon Wireless Communication» (standart CDMA) sotto la denominazione commerciale «Perfectum» e UZMOBILE (gli standart CDMA e GSM/UMTS/LTE) – la sua filiale è S.p.A. “Uzbektelecom”, lo provider nazionale delle telecommunicazioni.

Commercio esterno.

Uzbekistan esporta — il campo del servizio, servomezzi e prodotti di petrolio, generi alimentari, metalli ferrosi e non ferrosi, produzione chimica ed i suoi derivanti, cotone grezzo, macchinari ed attrezzature.

Nel periodo fra il 1991 – 2017 sono avvenuti dei cambiamenti notevoli nella struttura dell’esportazione d’Uzbekistan: il prodotto principale della repubblica è diventato il campo di servizio (la sua quota nell’esportazione è del 25,1 %), in più la quota del cotone grezzo nell’esportazione è stata diminuita dal 59,7 % – al 3,4 %, è stata aumentata la quota dei generi alimentari (dal 3,9 % – al 6,3 %), produzione chimica (dal 2,3 % – al 6,3 %), metalli ferrosi e non ferrosi (dal 4,6 % – al 6,6 %), macchinari ed attrezzature (dal 1,7 % – al 2,5 %).

Nella struttura dell’importazione la parte principale occupano i macchinari ed attrezzature – 38,9 % e la produzione chimica ed i suoi derivanti – 16,5 %.

Volume degli scambi commerciali con l’estero nel 2017 erano di 27 miliardi di dollari.

  • Esportazione— 13,953 miliardi di dollari
  • Importazione— 13,008 miliardi di dollari

Fra i paesi della CSI i partner degli  scambi commerciali esterni sono la Russia, Kazakistan, Ucraina, Kirghizistan e Tajikistan, con il 28,7 % del volume degli scambi commerciali; altri paesi sono – la China, Turchia, Repubblica Corea, Germania, Afganistan, Brasile, India, Iran, Lettònia, Littuania, Francia, Stati Uniti, Italia, con il 41,6 % del volume degli scambi commerciali.