Durante la sua storia, il territorio dell’attuale Uzbekistan era sempre sottoposto al controllo dei vari imperi, come quello Persiano, Greco, Arabo, Mongolo e Russo. Per trasformarsi, alla fine, in uno stato completo nel 1991.
Le civiltà più antiche del territorio erano la Sogdiana, la Battriana e il Khorezm.
Nel VI secolo a.С. l’Asia Centrale si trovò sotto il potere dei Persiani che furono sconfitti nel IV secolo da Alessandro Magno, Re di Macedonia.
Nell’ulteriore corso di storia, il territorio dell’attuale Uzbekistan fu assorbito completamente o parzialmente dai grandi stati del mondo classico: dopo Alessandro Magno dal Regno di Seleucidi, dal Regno di Greco-Battria e dal potente Impero dei Kushana. Vasti sistemi irrigatori furono costruiti in quel periodo, migliorò l’agricoltura in oasi fertili e crebbero le città formando prosperosi centri dell’industria e commercio. Architettura e le arti fiorirono nell’antica Asia Centrale, soprattutto durante il tempo dei Kushana. Ricche tradizioni locali si mescolarono con le arti tradizionali dell’antico Oriente, India e Turkestan dell’Est. Asia Centrale adottò molti conseguimenti delle civiltà mondiali di quei tempi e a sua volta influenzò le regioni e i paesi vicini.
Nel VIII secolo d.C. il territorio dell’Uzbekistan fu invaso dagli arabi ed annesso al Califato degli Abbasidi. Questo periodo vide l’espansione dell’Islam.
Alla fine del IX secolo dinastie locali presero il potere dagli arabi. Il Regno dei Samanidi emerse con Bukhara come capitale. Questo era il colmo dello sviluppo economico e culturale, il tempo dei grandi studiosi come Muhammad Khoresmi, Ahmed Fergani, Abu il Ibn-Sino (Avicenna), Abu- Raikhan Biruni ed altri.
Fra il 1219 ed il 1221 Genghiskan conquistò il territorio dell’Uzbekistan. Città ed oasi furono saccheggiate e la maggior parte della popolazione costretta a schiavitù.
Il potere statale passò presto nelle mani dell’aristocrazia nomade delle tribù principalmente Turco-Mongole. I brevi periodi del centralismo politico si alternarono con durature guerre feudali. Il tempo quando il feudalesimo era alla sua fioritura ed economia e la cultura ripristinate coincisero col regno di Amir Temur (Tamerlano) ed i suoi successori durante la seconda metà del XIV e la prima metà del XV secolo. Temur portò tesori immensi, maestri artigiani, architetti ed artisti a Samarcanda che fece la capitale del suo Impero. Alcune strutture che risalgono a quel periodo sono state preservate fino ai giorni nostri: tra queste anche l’osservatorio di Samarcanda che fu costruito da uno dei più grandi scienziati del Medioevo, Mirzo Ulughbek.
Alla fine del XV – inizio del XVI secolo, il Regno dei discendenti di Temur fu conquistato da Sheibani-Khan che aveva riunito molte tribù nomadi, fra i quali c’è n’era uno col capo (khan) chiamato Uzbekhan. Queste tribù avevano mantenuto legami economici e culturali con le oasi dell’Asia Centrale, situate tra i fiumi Oxus e Yassarte (attuali Amudarya e Syrdarya), e come loro si stabilirono in queste terre, si mescolarono con la popolazione Turca locale.
Per circa 4 secoli, cominciando dal XVI secolo fino a quando l’Asia Centrale fu annessa alla Russia durante la seconda metà del XIX secolo, i popoli dell’Uzbekistan vissero sotto il potere dei Khan: il Khanato di Bukhara (emirato fin dalla metà del XVIII secolo), il Khanato di Khiva ed il Khanato di Kokand.
Come risultato dell’espansione della Russia durante gli anni ’60 e ’70 del XIX secolo, una grande parte dell’Asia Centrale, incluso attuale Uzbekistan, fu incorporata nell’Impero russo. Fu formato il Governatorato Generale del Turkestan. Ma l’amministrazione dei reggenti precedenti fu preservata benché sotto il protettorato della Russia.
Tra il 1922 ed il 1991 l’Uzbekistan era una delle 15 repubbliche che facevano parte dell’URSS.
I processi di democratizzazione, la disintegrazione dell’URSS condussero l’Uzbekistan ad ottenere la piena indipendenza e la sovranità nel agosto del 1991.
I russi sono arrivati in questa reggione alla fine del XIX secolo, dopo la vittoria del Generale Mikhail Chernyaev. Inizialmente hanno conquistato il il Khanato di Khiva e quello di Bukhara nel 1884. Dopo di che, i territori dell’Est dell’attuale Uzbekistan, ovvero Tashkent (1865). Il territorio occupato è stato unito sotto il nome di Turkestan. E, nel 1876, anche il Khanato di Kokand viene occupato dai russi.
Uzbekistan come repubblica, nasce solo il 27 ottobre del 1924, quando avviene la divisione del grande Turkestan su repubbliche socialiste sovietiche, così nasce la Repubblica Socialista Sovietica dell’Uzbekistan (UzSSR)
Durante la seconda guerra mondiale, aveva accolto centinaia di mila delle famiglie sovietiche, che scappavano dall’invasione della Germania nazista all’Ovest. Qui parliamo anche di milioni di bambini orfani, che, a sua volta, ha accelerato la cosidetta rusificazione della repubblica, specialmente la capitale Tashkent. E anche una parte dell’industria pesante dell’URS occidentale, è stata evacuata in Uzbekistan. Queste fabbriche erano rimaste nella repubblicha dopo la guerra, favorendo l’industrializzazione del paese.
Il fenomeno, che in gran parte definiva la storia dell’Uzbekistan negli anni 60-80, era la coltivazione del cotone intensiva. La pressione da parte di Mosca, che richiedeva sempre più cotone ogni anno, ha costretto il lider del paese di quell’epoca Sharaf Rashidov, attivare e concentrare l’attenzione sulla coltivazione migliore della pianta. Lui rimarrà nella storia di questopaese, come il capo che, aveva investito delle maggiori risorse nello sviluppo della repubblica ed era riuscito ad ottenere l’autonomia dalla Mosca.
Il 31 agosto 1991, Uzbekistan si dichiara indipendente. E a partire dal 1991 fino al 2016, il paese era sotto il governo del Presidente Islam Karimov.
Shavkat Mirziyoyev Ha vinto le elezioni presidenziali del 4 dicembre 2016 e diventato il Presidente.